Il grande vantaggio del Bhakti (la devozione alla Divinità) è che il modo più semplice e naturale per raggiungere il grande scopo divino a cui siamo destinati. Lo svantaggio maggiore è che, nelle sue forme minori, spesso e volentieri degenera in un esecrabile fanatismo. I fanatici dell'induismo, dell'Islam e del cristianesimo sono stati sempre e quasi esclusivamente reclutati fra questi devoti appartenenti alla classi più basse del Bhakti. L'attaccamento assoluto (Nishtha) ad un oggetto amato, senza il quale non può nascere alcun amore sincero, molto spesso è anche la causa della condanna di ogni altra cosa. Le menti deboli e poche evolute di ogni religione e paese hanno un unico modo di amare il proprio ideale, cioè odiare ogni altro ideale. Questo spiega perché lo stesso uomo amorevolmente legato al proprio ideale di Dio e devoto al proprio ideale di religione, non appena vede o sente qualcosa che riguarda un altro ideale, può diventare un fanatico rabbioso e urlante.
Questo tipo di amore è simile, per certi versi, all'istinto di un cane che protegge dagli intrusi la proprietà del padrone; soltanto che l'istinto del cane è superiore alla ragione dell'uomo, poiché il cane non confonde mai il suo padrone con un nemico, in qualunque veste questi gli si presenti davanti. Di nuovo, il fanatico perde ogni capacità di giudizio. Nel suo caso reputa le sue considerazioni personali talmente interessanti che non gli importa di cosa l'uomo dice, se sia giusto o sbagliato: solo ad una cosa è particolarmente interessato: chi dice cosa. Lo stesso uomo è onesto, buono e amorevole con chi è della sua stessa opinione, non esiterà compiere le azioni più spregevoli delle persone al di fuori della sua comunità religiosa.
Tuttavia questo pericolo si manifesta solo in quello stadio del Bhakti detto preparatorio (Gauni). Quando il Bhakti è maturato e si è trasformato nella forma suprema (Para), non c'è più bisogno di temere quelle spregevoli manifestazioni di fantatismo; l'anima che è sopraffatta da questa forma elevata di Bhakti è troppo vicina al Dio dell'Amore per diventare uno strumento della diffusione dell'odio.
( Tratto da Swami Vivekananda, Le Cinque Strade dello Yoga)
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