Spesso si attribuisce alle persone credenti la colpa di avere una visione troppo idealizzata della realtà e della storia. Per evitare di cadere in questo errore consiglio a tutti di leggere il saggio La non-violenza, una storia fuori dal mito, scritto dal filosofo e storico Domenico Losurdo. Questi era un convinto marxista, quindi alcuni potrebbero non gradire le sue idee. In ogni caso, assicuro che l'analisi di quei movimenti che, negli ultimi due secoli, si sono rifatti al concetto di non-violenza, è molto rigoroso ed assennato.
Lo scopo del libro non è, come molti hanno creduto, denigrare pacifismo ed esaltare l'azione rivoluzionaria e/o guerresca. Anzi, l'autore inizia il suo saggio proprio dicendo che, in un mondo in cui esistono armi di sterminio di massa, è una necessità trovare un percorso alternativo alla guerra per risolvere le controversie tra le nazioni.
Losurdo mette in risalto che, spesso, anche le persone con i più alti ideali devono scontrarsi con la realtà e, magari, la scelta tra violenza e non-violenze non risulta così semplice ed immediata. Per esempio, quei protestanti quaccheri e mennoniti che, nell'Ottocento, condannavano come anti-evangelica tanto la schiavitù, quanto la guerra, poi si sono trovati a dover sostenere l'azione armata del Nord contro il Sud, quando è stato chiaro che quest'ultimo non avrebbe mai accettato l'abolizione dello schiavismo. Una situazione simile è avvenuta in Russia durante la Grande Guerra: si doveva scegliere se continuare un conflitto interminabile e sanguinosissimo agli ordine dello Zar o ribellarsi contro il sovrano.
Ci sono certi passaggi che scardinano luoghi comuni su personaggi, come Gandhi o il Dalai Lama. Il primo arrivò all'idea di resistenza passiva, come pure all'idea di uguaglianza tra tutti i popoli, solo dopo un lungo percorso, ed ha spesso simpatizzato con chi si opponeva come lui all'Inghilterra (Mussolini, il Giappone e Stalin); il secondo è un Premio Nobel per la Pace che, però, ha sostenuto guerre contro il Vietnam e il Laos in nome dell'anticomunismo. Nello studio di Losurdo, appaiono forse più coerenti Martin Luther King, Danilo Dolci e Aldo Capitini.
Tuttavia, anche e soprattutto per chi vuole vivere in maniera nonviolenta, vale la pena fare conto con il proprio passato per agire giustamente nel presente. In fondo, anche la Chiesa cattolica, oggi, riconosce di aver sbagliato a combattere le Crociate e ad aver creato l'Inquisizione.
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